Comunicazioni Febbraio 2023

AR 2022/2023                                                            Newsletter n. 18

  • Giuseppe Verdi ospite d’eccezione del RC Lunigiana Pontremoli

 

L’agile, coinvolgente racconto di Gianni Beschizza sulla vita e sulle opere immortali del Cigno di Busseto incantano la conviviale di Bagnone.

Nel giorno anniversario della morte del Maestro (27 gennaio), il Club ha voluto ricordare vita e opere di Giuseppe Verdi. Per farlo, ha scelto, quale teatro, la Locanda La Lina di Bagnone, ambiente tradizionale, intimo e ottocentesco quanto basta, e si è affidato alla sapienza di uno story-teller d’eccezione: Giovanni Beschizza (per tutti Gianni) che della musica classica e operistica in particolare, coltivate lungo l’arco di tutta la vita, ha fatto ben più che una passione, un pozzo di scienza da tutti riconosciuto e apprezzato. Anche se l’interessato ha voluto precisare di non essere un musicologo, né uno storico, né un critico musicale, ma…nessuno ci ha realmente creduto.

Oltre all’oratore, al tavolo della presidenza sedevano altri due Gianni: il Presidente Tarantola ed il sindaco di Bagnone Guastalli, accompagnato dal delegato alla cultura del Comune di Bagnone, signor Luigi Leonardi, autore di varie pubblicazioni a carattere storico.

Con prosa agile e coinvolgente Gianni Beschizza ha saputo riassumere, senza nulla tralasciare, la lunga vita del compositore e ha condotto con mano sicura i numerosi intervenuti alla serata attraverso l’elenco sterminato delle opere liriche, della musica da camera, della musica sacra e delle composizioni giovanili.

Giuseppe Fortunino Francesco Verdi (Le Roncole10 ottobre 1813 – Milano27 gennaio 1901) è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi operisti e compositori di ogni tempo, subentrò ai protagonisti italiani del teatro musicale del primo OttocentoGioachino RossiniVincenzo Bellini e Gaetano Donizetti rispetto ai quali seppe innovare lo schema classico dell’opera sia nei recitativi, che nelle parti cantate. Come Richard Wagner, interpretò in modo originale, seppur differente dal tedesco, gli elementi romantici presenti nelle sue opere, proponendo agli spettatori una chiave di lettura patriottica in molte delle sue composizioni.

Simpatizzò con il movimento risorgimentale che perseguiva l’Unità d’Italia e partecipò attivamente per breve tempo anche alla vita politica; nel corso della sua lunga esistenza stabilì una posizione unica tra i suoi connazionali, divenendo un simbolo artistico profondo dell’unità del Paese. Fu perciò che, un mese dopo la sua morte, una solenne e sterminata processione attraversò Milano, accompagnando le sue spoglie con le note del Va’, pensiero, il coro degli schiavi ebrei del Nabucco. Il Va’ pensiero, da lui scritto circa 60 anni prima, esprimendo di fatto i sentimenti degli italiani verso il loro eroe scomparso, dimostrò fino a che punto la musica di Verdi fosse stata assimilata nella coscienza nazionale.

Le sue opere rimangono ancora tra le più conosciute ed eseguite nei teatri di tutto il mondo, in particolare l’Aida (1871), il già citato Nabucco (1842) e la cosiddetta “triade verdiana“: Rigoletto (1851), Il trovatore (1853) e La traviata (1853).

Al termine del racconto, Gianni Beschizza ha “offerto” l’ascolto del Va’ Pensiero nella direzione di Riccardo Muti al Teatro alla Scala di Milano.

Il tempo è volato e non c’è stato alcun bisogno di tirare la giacchetta all’ospite come lui aveva chiesto al Presidente qualora avesse sforato i tempi e, non siamo lontani dal pensare che molti di noi lo avrebbero ascoltato ancora e ancora.

Al termine della serata Gianni Beschizza ed il sindaco di Bagnone avv. Giovanni Guastalli hanno ricevuto in omaggio dalle mani di Gianni Tarantola il gagliardetto del Club e una copia del libro “Le sette meraviglie della Lunigiana” cui ha fatto da introduzione il socio Andrea Baldini.

Per approfondire:  Composizioni di Giuseppe Verdi – Wikipedia