Comunicazioni Febbraio 2022

AR 2021/2022                                                                           Newsletter n. 22

  • Una fiducia ben riposta

Entusiasta e motivata. Così al telefono Anna Montanaro quando le sottraiamo un tempo per lei prezioso per una breve intervista sulla sua esperienza americana.

La giovane ricercatrice nel campo delle leucemie infantili è rientrata nell’ottobre 2021 da Boston dove, in virtù di una borsa di studio assegnatale dal RC Lunigiana Pontremoli col contributo del RC Montecarlo-Piana di Lucca e di altri sponsor privati, ha compiuto uno stage di approfondimento presso il prestigioso Dana-Farber Boston Children’s Cancer and Blood Disorder Center. Anna ha ricevuto ottimi giudizi e note di merito dai propri tutor, tanto che è stata invitata a estendere il periodo di permanenza da un anno a 18 mesi e, una volta rientrata, le è stato chiesto di continuare a condividere i progressi nei suoi studi in Italia con il Centro di Boston. Attualmente si sta preparando per la discussione del Dottorato di Ricerca presso l’Università di Parma in programma per il prossimo marzo.

“Competenza, iniziativa e tenacia per dare un durevole contributo alla futura ricerca sul cancro” le sono state riconosciute nei documenti ufficiali: insomma una esperienza professionalmente positiva e per lei indimenticabile. Anna è stata subito inserita in un gruppo di lavoro multietnico e multidisciplinare, senza alcun pregiudizio, anzi creando le migliori condizioni per tutti con mentalità aperta e disponibile a ricevere contributi anche dai meno esperti. La pandemia ha complicato le cose, ma l’espandersi del virus è stato affrontato per tempo nel campus universitario con controlli diffusi e rigorosi. La ricercatrice ha potuto avvalersi anche di nuove e più avanzate tecnologie che, nel tempo, ad Anna non dispiacerebbe poter importare anche in Italia per i suoi studi di ematologia sul gruppo di leucemie infantili resistenti ai farmaci e nuovi target molecolari.

Anna ci parla poi della città di Boston forse quella, tra le città americane, che più ha conservato modi e tradizioni europee e nella quale si è sentita subito a suo agio, aiutata in questo da un pizzico di fortuna nel reperire una buona sistemazione in condivisione con altri giovani ricercatori ma, non ultimo, dalla gentilezza e molta disponibilità della popolazione locale verso gli stranieri in genere.

Quali sogni ci sono nel cassetto di Anna? L’esperienza appena vissuta ha rafforzato in lei la convinzione di quanto sia importante la condivisione di quello che si apprende e delle conquiste della scienza; una carriera universitaria, dunque, e poter diventare un mentore per tanti altri ricercatori con lei e dopo di lei. Ma anche una famiglia, perché come dice Anna, è importante per la completezza e l’equilibrio della persona, qualunque sia la strada che il futuro le possa riservare.

Tanti auguri Anna, è stato un onore averti aiutato.