Comunicazioni Dicembre .

AR 2020/2021                                                                                                            Newsletter n. 10

 

Arrivati a questo periodo dell’anno, si susseguono i discorsi di prammatica ed i bilanci a reti più o meno unificate.

Stiamo anche noi nel sistema della comunicazione globale e quindi non ci sottraiamo a questa abitudine e, soprattutto, ci sembrava importante chiudere così questo primo ciclo del Notiziario sociale.

Abbiamo cominciato il 2020 con la rima “anno bisesto, anno funesto…” che puntualmente recitiamo a cadenza quadriennale, quasi una olimpiade apotropaica, ma mai ce lo saremmo aspettato così, e ancora non è finita… alcuni proverbi saranno da riscrivere.

Non eravamo preparati a una tragedia globale. Avevamo già affrontato bisogni di umanità colpite da inondazioni, terremoti, malattie terribili, ma sempre localizzate in alcune parti del mondo e sempre abbiamo raccolto le forze, morali e materiali, per provvedere. Non ci era mai capitato di essere “dentro” la tragedia. Ma non ci siamo fermati e da rotariani non ci siamo pianti addosso. abbiamo saputo osservare e nella miriade di bisogni, richieste, difficoltà abbiamo saputo subito individuare le necessità imprescindibili della comunità nella quale viviamo e operiamo, facendo anche noi la nostra parte senza porre tempo in mezzo, silenziosamente.

Facciamo nostre le parole di San Paolo nella seconda lettera a Timoteo: “…ho combattuto la buona battaglia…ho conservato la fede…”.

Anche noi abbiamo combattuto le nostre buone battaglie e abbiamo conservato la fede che tutti assieme possiamo promuovere cambiamenti positivi e duraturi nella società, con vero impegno, visione, passione, energia e intelligenza.

Soprattutto siamo stati uniti, anche utilizzando i nuovi mezzi di comunicazione telematica che ci hanno permesso di lavorare, ma anche di scambiarci sorrisi, battute, incoraggiamenti e, perché no, anche di levare i calici per un brindisi privato ma allo stesso tempo corale, nonostante tutto.

L’anno che va a morire non può che suscitare pensieri di speranza di una rinascita e di un rafforzamento dei valori in una società che con l’accelerazione di questi ultimi anni ci ha forse fatto perdere di vista, e di poter tornare, quanto prima possibile, ad operare in presenza. Ma, se non sarà possibile, lo continueremo a fare a distanza, ma comunque sempre uniti.

BUON ROTARY 2021 A TUTTI.